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Immagine del redattoreTappeti Marotta

SCULTURA LITICA – DIO VIṢṆUINDIA, UTTAR PRADESH – Datazione incerta

SCULTURA LITICA – DIO VIṢṆU

INDIA, UTTAR PRADESH – Datazione incerta

Misure: L 33 X P 14 X H 52 cm.


Attraverso i secoli, l’arte indiana si è declinata in un’eterogeneità originale e suggestiva di opere e manufatti artigianali.


Materie prime come la pietra, l’argilla, il legno, l’osso, le fibre vegetali, i metalli ed i minerali sono state abilmente scelte, plasmate e lavorate, sin dall’antichità, da sapienti artisti per veicolare concetti, valori, simboli e sentimenti.


I temi iconografici dominanti, che hanno prevalentemente ispirato questi sapienti artieri, sono riconducibili ai sentieri spirituali che, proprio in questa mistica ed ancestrale terra, si sono originati, come: l’Induismo, il Buddhismo, il Jainismo ed il Sikhismo.


È proprio dal rapporto intimo ed emozionale del devoto con le divinità (il pantheon induista ne conta addirittura trentatré milioni!) che nasce l’esigenza, e l’ispirazione, di esprimere la spiritualità personale e collettiva attraverso l’arte.


Ne consegue che la maggior parte delle opere artistiche, soprattutto quelle monumentali architettoniche e scultoree, si possa definire “arte sacra”, in quanto strumento figurativo atto a comunicare valori metafisici ed in quanto emblema simbolico della fede e dei personaggi mistici ad essa legati.


La meravigliosa scultura litica qui presentata è un mirabile prodotto dell’eccezionale artigianato indiano dell’Uttar Pradesh, stato dell’India Settentrionale. L’affascinante figura maschile, che elegantemente emerge dalla tenera arenaria rossa locale, è chiaramente ascrivibile all’arte iconografica di tradizione vedica. Concepito per essere osservato, e forse venerato, in posizione frontale, il regale dio Viṣṇu è stato realizzato nella tecnica scultorea del bassorilievo, che lo delinea con raffinatezza e cura sia nei tratti fisionomici sia negli elementi decorativi peculiari.


Le raffigurazioni divine impreziosiscono sin dal remoto passato i suggestivi complessi architettonici templari indù. Qui, le varie composizioni scultoree sono concepite secondo precise disposizioni progettuali spaziali e concettuali: la divinità è rappresentata con sembianze umane ed è colta in un preciso momento del mito di cui è protagonista e viene resa riconoscibile grazie all’inserimento dei suoi personali attributi, in modo da essere identificata dal devoto e poter ricevere preghiere, adorazioni ed offerte legate al suo culto.


Tuttavia, nei complessi scultorei che adornano i templi induisti, trovano collocazione non solo gli esseri superiori, bensì anche personaggi umani, uomini e donne comuni, zoomorfi ed elementi naturali.


Questa manifestazione litica del dio Viṣṇu, in particolare, colpisce tutt’oggi per l’estrema eleganza, la compostezza regale ed una sensualità magnetica, davvero carica di significati. Nella Trinità cosmica, Viṣṇu è l’Immanente, la personificazione della tendenza coesiva e centripeta dell’Universo.


È la causa interna della Vita stessa, la potenza tramite cui esiste ogni cosa. Mentre Siva è il principio distruttore e rigeneratore, Viṣṇu è il principio della continuità e della conservazione, l’emblema della vita eterna. È lui il potere che tiene unito il Cosmo. Viṣṇu è, dunque, l’aspirazione e la speranza a cui tendono gli esseri temporali, che aspirano alla preservazione e desiderano durare, ma devono cessare e morire per natura.


La valenza spirituale immensa, immanente e trascendente al tempo stesso, del dio è tutta necessariamente presentata nelle sue raffigurazioni: l’espressione fiera e luminosa, l’atteggiamento stante e carismatico e l’ostensione portentosa dei suoi simboli. Tra questi, è qui visibile la sontuosa corona kirīṭa mukuṭa, che lo individua come Cakravartin, “Signore dei mondi”; inoltre, si distingue quella che può essere identificata con la sua mazza, gadā, l’arma che simboleggia il potere del tempo, che tutto distrugge.


Viṣṇu, il dio cosmico solare che risiede in ogni cosa, possiede ogni elemento e vince le potenze distruttrici. “È Viṣṇu perché conquista tutto” (Mahābhārata, Udyoga parvan 70,13).


Questa meravigliosa scultura è stata esposta nella mostra “Nella Terra degli Dei” Storia, Arte e Miti dell’India attraverso le Collezioni Private


Puoi trovare tutte le informazioni sulla mostra qui: https://www.mostremarotta.com




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