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SCULTURA IN CRISTALLO DI QUARZO CITRINO HSI WANG MU

Aggiornamento: 2 gen 2021

SCULTURA IN CRISTALLO DI QUARZO CITRINO

HSI WANG MU, Regina del Paradiso Taoista

CINA – fine XIX sec./ inizio XX sec.

Misure: L 1 X P 9 X H 13 cm.

Sin dalle prime e rare apparizioni sul mercato, secoli or sono, fino alla loro commercializzazione, i manufatti artistici cinesi hanno esercitato grande fascino sull’Occidente.


Questa produzione artigianale si è caratterizzata, dal Neolitico al XXI secolo, da un’eterogeneità compositiva ed un’eccellenza esecutiva davvero sorprendenti.


Il principio dell’equilibrio armonioso, che sottostà a tutti gli aspetti della cultura cinese, si è declinato in un’arte unica e raffinata, ove convivono tradizioni e innovazioni, idee autoctone e straniere, immagini religiose e profane. In questo scenario suggestivo si colloca la produzione artistica in cristalli e gemme preziose, espressione prestigiosa di una delle civiltà più antiche del mondo.


La raffinatissima scultura, che vi proponiamo, ne è un meraviglioso esempio. Un pregiato intaglio artigianale, eseguito con cura, finezza e sapienza, ha modellato un prezioso taglio di quarzo citrino.



Si tratta di un raro minerale, appartenente alla cosiddetta famiglia dei ‘quarzi cristallini’, dalla caratteristica colorazione gialla, dovuta alla presenza, nel suo reticolo cristallino, di atomi di ferro e dall’azione di deboli radiazioni ionizzanti.

Contrariamente a quanto avviene nell’ametista, un altro famoso quarzo ferroso (Fe 4+), ma dal tipico color viola, il ferro è presente nel citrino in forma trivalente (Fe 3+). Il capolavoro naturale è davvero sorprendente: un minerale dotato di lucentezza vitrea, di affascinanti venature giallo-dorate, una notevole durezza (scala di Mohs: 7) e di una innata predisposizione all’impiego creativo, da parte dell’Uomo, nelle arti scultoree ed orafe.


La bellezza incantata della dama che si materializza su questo tessuto cristallino è straordinaria.


Con molta probabilità è Hsi Wang Mu, la Regina del Paradiso Taoista.



Secondo la leggenda, si ritiene viva sulle montagne del K’un lun, in un meraviglioso palazzo. Qui, si prende cura di un immenso giardino, in cui crescono delle pesche speciali.


Si racconta, infatti, che queste giungano a maturazione solo una volta ogni tre mila anni e che donino l’immortalità. Ecco perché, la nostra magica dama, sontuosamente vestita in abiti tradizionali cinesi, ne conserva due su un piccolo vassoio. Accanto a lei, la sua fedele compagna, una sinuosa gru, emblema di lunga vita e di saggezza spirituale.


Le gru, infatti, secondo il folklore cinese, sono considerati i destrieri volanti degli immortali, i saggi illuminati taoisti, nonché i corrieri predisposti al trasporto delle anime nel loro viaggio spirituale, dalla morte fisica al Paradiso.


Una piccola ma preziosissima scultura, dunque, che coniuga e condensa in sé iconografie tradizionali, bellezza estetica,materie prime pregiate e suggestioni esotiche. Elementi di valore assoluto, che impreziosiscono, con fascino e mistero,un patrimonio già immenso ed emozionante, quale è l’immortale cultura cinese.


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