Cane di Foo - Misure: 30x39x12

Attraverso i secoli, l’arte indiana si è declinata in un’eterogeneità davvero mirabile di opere e manufatti artigianali. Materie prime come la pietra, l’argilla, il legno, l’osso, le fibre vegetali ed i metalli sono state abilmente scelte, plasmate e lavorate, sin dall’antichità, da sapienti artisti per veicolare concetti, valori, simboli e sentimenti. I temi iconografici dominanti, che hanno prevalentemente ispirato questi sapienti artieri, sono riconducibili ai sentieri spirituali che, proprio in questa mistica ed ancestrale terra, si sono originati, come: l’Induismo, il Buddhismo, il Jainismo ed il Sikhismo. È proprio dal rapporto intimo ed emozionale del devoto con la divinità che nasce l’esigenza, e l’ispirazione, di esprimere la spiritualità personale e collettiva attraverso l’arte. Ne consegue che la maggior parte delle opere artistiche, soprattutto quelle monumentali architettoniche e scultoree, si possa definire ‘arte sacra’, in quanto strumento figurativo atto a comunicare valori metafisici ed in quanto emblema simbolico della fede stessa.

L’osso è un materiale organico duttile, resistente e facilmente reperibile, qualità, queste, che lo hanno reso, sin dalla Preistoria, adatto ed apprezzato per la realizzazione di manufatti a scopo funzionale  e d’uso (come punteruoli, aghi, bottoni, pettini, immanicature) , ma  anche per la composizione di manufatti a scopo decorativo ed ornamentale (quali statuette, sculture, gioielli e realizzazioni artistiche di vario genere). La particolarissima scultura in esame è uno straordinario esempio di manifattura artistica artigianale in tessere d’osso.  L’animale è costituito da sottili tessere ossee sagomate, decorate (tramite semplici dettagli in china nera per gli occhi), assemblate ed applicate ad incastro con l’ausilio di collante naturale. Il manufatto scultoreo è stato composto con cura e precisione sin nei più piccoli dettagli. Si indentificano chiaramente: i tratti del muso, con i grandi occhi fissi e le fauci spalancate; la corporatura possente, con zampe e postura pronte ad incedere; la folta criniera pelosa che, come un manto dorsale, protegge e contraddistingue l’animale dal capo, lungo tutta la schiena, sino all’apice della voluminosa coda.

I Cani Foo, o Leoni Guardiani, sono delle leggendarie figure zoomorfe molto amate in tutto l’Oriente. Cariche di particolari significati tradizionali e dotate di mistiche proprietà apotropaiche, sono iconografie decorative ampiamente diffuse nei contesti architettonici ed artistici, ove fungono da elementi simbolici evocativi sia nei grandi ambienti pubblici, sia nei più intimi ambienti privati.

Considerati potenti simboli protettivi e beneauguranti, i Cani Foo sono stati presumibilmente concepiti in India, nell’affascinante cultura del Buddhismo originale. Qui, infatti, sono i fieri e possenti leoni custodi del Dharma, alleati del Buddha. Successivamente, grazie all’energia spirituale propulsiva del Grande Veicolo sono, poi, approdati nell’Estremo Oriente, dove, a partire dalla dinastia cinese Han (206 a.C. – 221 d.C.) sino ai giorni nostri, custodiscono templi, palazzi imperiali, abitazioni, entrate pubbliche, ingressi privati, impreziosendo una vastissima gamma di espressioni artistiche grazie al loro intrinseco potere evocativo.

La terminologia che li indica diffusamente, Cani Foo/Foo Dog, è una traslitterazione occidentalizzata che reinterpreta due parole cinesi dalla simile pronuncia: “fó”, cioè “Buddha” e “fu”, “felicità/prosperità”. Dunque, due termini che conservano e tramandano ancora non solo le origini spirituali, ma anche gli intenti propiziatori di questi ancestrali esseri. La tradizione vuole che vengano esposti, sempre e comunque, in coppia. Infatti, la complementarietà dell’esemplare maschile (yang) con l’esemplare femminile (yin) garantisce armonia, equilibrio, protezione e fortuna al loro proprietario ed alla sua dimora.

Noti in Cina come “Shishi”, in Giappone anche come “Komainu”, in Corea come “Haetae”, nel vasto Sud-Est Asiatico come “Chinthe”, “Singha” o “Simha”, nell’India del Nord ed in Tibet sono denominati “Gangs Seng Ge”, i mitici e magici Leoni delle Nevi.

La scultura verrà consegnata insieme al suo certificato di autenticità.

Informazioni di Spedizione

Possibilità di spedizione in tutta Italia, comprese isole.

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