Antico Altare Tibetano - Misure: 50x50x90

Il buddhismo giunto nella regione tibetana, intorno al VII secolo d.C. per opera del taumaturgo Padmasambhāva, risulta fortemente contaminato sia dalla tradizione buddhista Mahāyāna sia dalle dottrine delle religione autoctone quali il bon. A differenza del Theravāda e del Mahāyāna stesso, il buddhismo tantrico offre un percorso alla salvezza più immediato e rapido, utilizzando anche tecniche di purificazione a livello fisico ed energetico. Un’ulteriore caratteristica è la presenza di numerose divinità che popolano il pantheon buddhista. Tale aspetto di rispecchia inevitabilmente sulla produzione artistica locale.

Tali peculiarità si possono riscontrare nell’altare tibetano,  in tal sede presentato, considerato un luogo sacro per la sua intrinseca funzione di supporto alle offerte o alle immagini religiose. La sua struttura è realizzata in modo tale da creare un piedistallo per accentuare la rilevanza dell’oggetto esposto.

Le decorazioni applicate sono strettamente correlate alla tradizione buddhista tibetana:

-vajra: folgore o diamante, simboleggia la distruzione di tutti i tipi di ignoranza, principio di liberazione spirituale e mentale. È spesso realizzato come uno scettro, singolo o doppio, e accompagnato da una campana, simbolo della controparte femminile. È utilizzato durante i rituali, identificandosi con il concetto di vuoto, rappresentato dalla sfera centrale dello strumento, i fiori di loto presenti alle estremità simboleggiano il nirvāṇa e saṃsāra, fondamentalmente identici dal punto di vista del Vuoto.

 -swastika: antico simbolo religioso originario delle culture di matrice indoeuropea. Come simbolo è sempre associato al significato divino e augurale e, al contempo, rappresenta il moto di rotazione intorno all’axis mundi ossia l’asse immobile che sorregge il mondo. Nella tradizione buddhista, lo swastica simboleggia i piedi o le impronte del Buddha e solitamente è utilizzato per indicare l’inizio dei testi.

L’eterogeneità dei mobili tibetani  è accomunata dall’armonia decorativa, realizzata con tinte accese e brillanti di origine naturale, minerale e vegetale. La peculiarità ornamentale deriva dai motivi applicati, associabili sia  all’ambito religioso sia alla sfera secolare e naturale, includendo elementi floreali e vegetali. Tali decorazioni, oltre a riflettere la cultura autoctona, sono considerate una fra le maggiori espressioni estetiche tibetane, paragonabili alla produzione artistica delle thangka o dei dipinti murali.

Il mobile verrà consegnato insieme al suo certificato di autenticità.
 

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