Nandi, Toro di Siva - Misure: 20x15x6

Attraverso i secoli, l’arte indiana si è declinata in un’eterogeneità originale e suggestiva di opere e manufatti artigianali. Materie prime come la pietra, l’argilla, il legno, l’osso, le fibre vegetali ed i metalli sono state abilmente scelte, plasmate e lavorate, sin dall’antichità, da sapienti artisti per veicolare concetti, valori, simboli e sentimenti. I temi iconografici dominanti, che hanno prevalentemente ispirato questi sapienti artieri, sono riconducibili ai sentieri spirituali che, proprio in questa mistica ed ancestrale terra, si sono originati, come: l’Induismo, il Buddhismo, il Jainismo ed il Sikhismo. È proprio dal rapporto intimo ed emozionale del devoto con le divinità (il pantheon induista ne conta addirittura trentatré milioni!) che nasce l’esigenza, e l’ispirazione, di esprimere la spiritualità personale e collettiva attraverso l’arte. Ne consegue che la maggior parte delle opere artistiche, soprattutto quelle monumentali architettoniche e scultoree, si possa definire ‘arte sacra’, in quanto strumento figurativo atto a comunicare valori metafisici ed in quanto emblema simbolico della fede stessa.

La particolare scultura in legno massello, qui esposta, incarna perfettamente tutti questi aspetti. Il legno esotico proveniente dalle regioni indiane è naturalmente predisposto ad essere scelto come supporto scultoreo ideale, in virtù soprattutto della sua struttura cellulare fine, morbida e resistente. Proprio per queste caratteristiche intrinseche, solitamente, i legnami più apprezzati ed impiegati per creare unici complementi d’arredo sono: il legno di noce, il legno di sheesham, il legno di teak ed il legno di mango. Tramite una lavorazione incisoria artigianale semplice ma accurata, essenziale ma evocativa, l’artista ha modellato con cura il tessuto legnoso scelto, dando così forma ad un bovide, probabilmente identificabile con Nandi, il toro di Siva.

Nandi (‘Gioioso’, in sanscrito) o Nandikeshvara (‘Signore della gioia’) è il toro che accompagna il dio Siva: è il suo personale vahana animale, il veicolo che lo trasporta e lo protegge nei suoi viaggi. La tradizione lo descrive bianco come la neve, dal corpo massiccio, dai dolci occhi bruni, dal collo tozzo e dalle corna dure come il diamante. Possiede spalle larghe, fianchi levigati, la coda nera e la caratteristica gobba, che rievoca l’immagine della sommità di una montagna innevata. Inoltre, preziosi finimenti d’oro ne adornano la maestosa fisicità. Ecco perché Siva è detto Vrishānka, ‘Colui che ha il toro per emblema’.

Secondo lo yoga e le correnti dello Shivaismo, il toro che vaga in cerca di avventure è il simbolo calzante dell’istinto che desidera soddisfarsi e, quindi, simbolo degli esseri viventi governati dai loro stessi bisogni riproduttivi. Siva, il Mahāyogin (‘Grande Yogin’), tacitando la mente e purificando i sensi, col suo terzo occhio aperto al trascendente, invece, diviene padrone dell’istinto e dunque doma e cavalca il toro. Grazie alle pratiche dello yoga, infatti, l’uomo vigoroso può elevare ed illuminare la sua energia vitale, non reprimendola, ma controllandola e sviluppandola per proiettarla verso una consapevolezza e una potenza celesti. In India, sculture imponenti di Nandi sono associate a quelle di Siva, trovando spesso collocazione anche presso le entrate dei templi dedicati al dio: qui, i fedeli ne toccano i testicoli, sorgente di vita.

Nandi, il toro di Siva: animale sacro che personifica la giustizia e la dirittura morale, le virtù dei forti.

La scultura verrà consegnata insieme al suo certificato di autenticità.

Informazioni di Spedizione

Possibilità di spedizione in tutta Italia, comprese isole.

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