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TRENINO IN OSSO - INDIA, 1930/1950


TRENINO IN OSSO

INDIA, 1930/1950

Questo bellissimo trenino in osso è un prezioso manufatto realizzato in India nei primi decenni del Novecento, probabilmente da una manifattura d’artigianato coloniale tradizionale.


Per la delicatezza e la ricercatezza del materiale impiegato e per la fine esecuzione realizzativa, è ipotizzabile che fosse proprietà di un notabile locale, il quale lo aveva, forse, commissionato e conservato come speciale souvenir, legato a vissuti e ricordi altrettanto speciali.


L’osso è un materiale organico delicato, duttile e facilmente reperibile, qualità, queste, che lo hanno reso, sin dalla Preistoria, adatto ed apprezzato per la realizzazione di manufatti a scopo funzionale  e d’uso (come punteruoli, aghi, bottoni, pettini, immanicature) e anche di manufatti a scopo decorativo ed ornamentale (quali statuette, sculture, gioielli e realizzazioni artistiche di vario genere). Il trenino in esame è un particolarissimo esempio di composizione artistica decorativa di grande suggestione.




Costituito da sottili tessere in osso sagomate e decorate (tramite semplici motivi geometrici stilizzati a china), assemblate ed applicate ad incastro e tramite collante, è stato composto con cura e precisione sin nei più piccoli dettagli. Si indentificano tre veicoli: la locomotiva a vapore in testa, seguita da due vagoni passeggeri. I ganci applicati alle carrozze, collegandole tra loro, e le ruote, perfettamente funzionanti, consentono al convoglio di muoversi sulle rotaie, l’elemento complementare che integra il complesso artistico.

Inventata dal genio e dalla scienza di una squadra di tecnologi all’inizio dell’Ottocento, la locomotiva a vapore rivoluzionò il sistema dei trasporti terrestri, consentendo una fondamentale evoluzione tecnologica e garantendo il passaggio dai mezzi a trazione animale a quelli a trazione meccanica, divenendo, così, sinonimo di ‘macchina’. Una macchina termica, nello specifico,  ad alta pressione, che impiega una combustione esterna, trasformando in vapore l’acqua e azionando così il peculiare motore a vapore. Poi, grazie ad un efficace sistema di trasmissione a biellismi, trasferisce il moto alle ruote, che possono in questo modo scivolare sugli appositi binari ferroviari.


In India le ferrovie vennero introdotte nel 1853 ed attualmente contano una rete di 119.630 km. Nel 1938, plausibilmente gli anni in cui il trenino in osso venne foggiato, un evento molto curioso è stato registrato nella storia: una locomotiva a vapore stabilì il record di velocità di 202 km/ora!


Non solo un affascinante prodotto d’artigianato coloniale, dunque, ma anche un oggetto simbolo di una delle  conquiste umane tecnologiche più importanti, che ancora emoziona e fa sognare.


Archeologa Dott.ssa Francesca Morello


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