Campana Tibetana Jambati Incisa – Peso: 712g

L'origine delle cosiddette campane tibetane risale all'età del bronzo ed esse nascono come ciotole per il cibo. Successivamente a sperimentazioni e/o errori nella composizione della lega bronzea venne scoperto che una maggiore quantità di stagno non rendeva soltanto la ciotola più dura, ma ne migliorava il suono armonico.

Contrariamente a quanto si tende a pensare, le campane tibetane o armoniche si diffondono a partire dall'India nella zona che oggi coincide all'incirca con le tre regioni indiane di Bengala, Bihar e Orissa. La tradizione delle campane armoniche (similmente al buddhismo che dal Nepal si è poi diffuso in tutta l'Asia) dall'India è arrivata a toccare l'antica civiltà sciamanica prebuddhista dei Bön hymalayani che riuscirono a preservarla seppur con una diffusione minore anche dopo la conversione al buddhismo che subì la regione del Tibet. In seguito all'invasione cinese del Tibet nel '900 molti monaci buddhisti tibetani fuggirono in esilio in India, Germania e America portandosi appresso alcuni oggetti personali tra cui le loro campane armoniche che da allora sono commercialmente conosciute come "campane tibetane".

Esistono diversi tipi di Campane Tibetane, il loro suono varia a seconda della forma, dello spessore, del peso e della qualità dei metalli che ne compongono la lega.

Con l’uso delle più moderne attrezzature computerizzate, sono state testate diverse decine di campane tibetane antiche e recenti. Da questi test è risultato che per molti secoli sono state realizzate con una lega in bronzo arricchita da una maggiore percentuale di stagno. Le migliori campane tibetane dal suono profondo, duraturo e cristallino, sono realizzate con metalli puri e liberi da scorie: rame 75-80%, stagno 20-25%. Questa alta percentuale di stagno rende la lega dura e vibrante, migliora e mantiene più a lungo il tono e la risonanza della ciotola. All'interno di questa lega si possono trovare minime tracce di altri metalli, come argento, ferro, piombo, nichel e zinco, nell'ordine dello 0,1% / 0,3%. Alcune campane antiche contengono al massimo l'1% di ferro. La lega in oggetto prevede esperienza e la battitura a fuoco necessita di lavoro preciso e intenso. Lavoro che, se eseguito correttamente, è ben ripagato dagli armonici che una ciotola intonata e ben rifinita può produrre.

Si tramanda, inoltre, che per certe occasioni, alcuni lama e alcuni raja (ragia) re, ordinassero l’aggiunta di oro e argento per celebrare particolari sacrifici yajna (iaghia), rituali di buon auspicio.

Posta a contatto con il corpo e attivata per sfregamento o per percussione, la campana tibetana, produce naturalmente un suono armonico e una piacevole vibrazione. Entrambi questi effetti, generano vari armonici che dinamizzano e favoriscono anche le zone più remote e inaccessibili del nostro corpo. La sensazione più diffusa è quella di ricevere una sottile carezza rigenerante. In particolar modo, l’interno di articolazioni come ginocchia e spalle, più difficili da curare con le consuete manipolazioni, vengono raggiunte e trattate in profondità.

Studi autorevoli dimostrano che questo tipo di trattamento sonoro e vibrazionale investe i tessuti fino al midollo osseo. Cervicale, organi interni delicati, ghiandole, apparato circolatorio e sistema nervoso, anch’essi traggono grande giovamento e dinamicità da questo trattamento.

I benefici che si ottengono utilizzando con sapienza questi meravigliosi strumenti sono riscontrabili nel medio, nel lungo termine ma anche nell’immediato: un sonno tranquillo, un metabolismo digestivo migliore, una mente più calma, un’intelligenza più viva e presente. Infatti, in contemporanea ai benefici fisici più visibili, il massaggio sonoro interviene con sorprendente efficacia anche negli aspetti più sottili della persona: emozionali, mentali e intellettuali.

La campana armonica verrà consegnata insieme al suo certificato di autenticità.

Possibilità di spedizione in tutta Italia, isole comprese.