"Imperatore di giada" - Scultura in legno dorato - Misure: 40x30x80

L’Imperatore di Giada, comunemente noto come il Signore dei Cieli, è una delle maggiori divinità del pantheon taoista e sovrano del paradiso della mitologia cinese, popolare soprattutto negli ambiti rurali e agro- pastorali poiché strettamene connesso ai concetti di fecondità e abbondanza. Numerose sono le storie che lo riguardano, ma il denominatore comune presente in ogni leggenda è la sua compassione verso i bisognosi. Infatti, si narra che l’Imperatore di Giada spese i suoi anni migliori aiutando i malati, i poveri e i sofferenti, conquistando il rispetto e le benevolenza di tutte le creature esistenti. Salito al trono in veste di sovrano, egli si accorse di quanto il suo regno fosse pervaso dalla sofferenza, basando così la sua intera esistenza al conseguimento del livello più alto del tao e dell’immortalità per porre fine al dolore e per interrompere il ciclo del saṃsāra. Dopo lunghissimi periodi di meditazione, riuscì ad accrescere la sua virtù, tanto da assumere il ruolo di sovrano del Cielo. In base alla leggenda riguardante l’imperatore di Giada si può intuire il fondamento che sottostà alla dottrina taoista: il punto di riferimento è il dao (tao), la “Via della natura” o forza vitale e fonte di ogni essere. Il Daodejing, “Libro della Via e della Virtù”, espone una nuova filosofia basata sulla spontaneità e quietismo, affermando che le attività e le azioni umane turbano l’ordine naturale del mondo ed evidenziando la necessità di dedicarsi alla vita interiore. Il Daodejing non riconosce alcun dio analogo a quello delle religione abramitiche e la presenza delle divinità taoiste è il risultato dell’incontro con culture differenti. Gli dèi principali sono i cosiddetti Tre Puri: Yuanshi Tianzun (il Puro di Giada), Daode Tianzun (il Grande Puro) e Liangboa Tiazun (il Puro Supremo) e corrispondono rispettivamente alla personificazione dello spirito, dell’energia e dell’essenza. Il carattere mutevole del taoismo ha permesso l’assimilazione di alcune credenze e pratiche rituali sciamaniche, rendendolo un culto notevolmente diffuso. L’accento posto sul concetto dell’immortalità ha inoltre attirato l’interesse dei nobili e imperatori, inclini all’ottenimento dello status di immortale. Nel corso dei secoli si sono sviluppate differenti tradizioni confluite poi in una sintesi che caratterizza l’odierno taoismo.

La presente scultura è una delle testimonianze che evidenziano l’eterogeneità artistica vietnamita. Il soggetto raffigurato probabilmente rappresenta il celebre Imperatore di Giada, realizzato in un unico blocco di legno tra il XV e il XVI secolo. Attraverso un abile e accurato lavoro incisorio, l’artista ha destramenteplasmato la figura del sovrano, rappresentato seduto sul trono con le tipiche sembianze tradizionali cinesi e, per donare maggiore vividezza e realismo alla statua, è stata applicata della peluria sul viso. Il ricercato linguaggio artistico si traduce nelle raffinate decorazioni, realizzate con una tecnica simile a quella definita “a pastiglia”, impiegata per dare rilievo ai soggetti o per creare delicati sfondi. Ulteriore arricchimento è dato dall’utilizzo della foglia d’oro, presente sulla totalità dell’opera e sulle parti dell’incarnato, per risaltare il contrasto degli intensi colori degli occhi e della bocca.

Gli occhi allungati, marcati dalle sopracciglia ad arco, donano una certa profondità ai tratti stilistici del viso, evidenziando l’espressione distaccata dell’Imperatore, simbolo di serenità e meditazione. La morbidezza degli zigomi e il sorriso appena accennato indicano una profonda tranquillità interiore.

La scultura verrà consegnata insieme al suo certificato di autenticità.

Possibilità di spedizione in tutta Italia, comprese isole.