Gam Dei Due Dragoni – Misure: 144×50×70

Il baule, gam in tibetano, dopo il chagam ed il torgam (credenze o cabinets), è la tipologia di mobilio più diffusa in tutto il Tibet. Trovava collocazione ed impiego nei grandi monasteri, nelle ricche abitazioni dell’aristocrazia o della borghesia urbane, così come era anche molto apprezzato dai popoli nomadi. Ecco perché è documentabile una eterogenea e ragguardevole varietà di dimensioni, decorazioni e materiali. Questi versatili contenitori possono essere suddivisi in due gruppi, in base alle caratteristiche strutturali e d’uso: i bauli dipinti, in legno, di dimensioni importanti, per lo più adibiti a prestigiosi ripostigli per oggetti di particolare valore (come broccati preziosi, accessori cerimoniali, strumentario rituale); i bauli da viaggio, in cuoio, più maneggevoli, utilizzati comunemente per trasportare ogni tipo di merce, come bagaglio durante un pellegrinaggio, o come parte integrante del corredo famigliare nomade.

Questo meraviglioso gam decorato  è stato realizzato assemblando plance di legno tramite l’applicazione di una forte colla  con il semplice metodo detto ad ‘incastro liscio’:  si bagnano le superfici lignee da incollare con un collante (solitamente di origine animale) e si esercita una certa pressione sulle parti da congiungere, eliminando la colla in eccesso e l’aria imprigionata, ed allineandole a dovere. Il coperchio è stato incernierato allo schienale con elementi metallici e presenta sul fronte un semplice chiavistello. Infine, lungo tutti gli spigoli esterni è stata posizionata della metalleria di rinforzo dalla caratteristica forma a baionetta.

La finissima decorazione che lo caratterizza interessa tutta la porzione frontale della struttura e i due pannelli laterali. Due maestosi dragoni si fronteggiano sinuosi concentrando tutta la loro potenza e tensione nel centro del pannello ove troneggia un prezioso vassoio dorato che custodisce le gemme fiammeggianti, il cintamani.

Le due grandiose creature hanno intensi occhi sgranati, fauci aperte, corna apicali fluttuanti nell’aria, una cresta dorsale che dal capo corre lungo tutto il corpo giungendo sino alla coda. Con artigli serrati, custodiscono in ciascuna delle tre zampe una preziosa perla, mentre la quarta zampa, accanto al muso, sta per afferrare una sfera dal prodigioso vassoio. Tutto attorno, in un’atmosfera sospesa tra mistico e leggenda, una profusione lussureggiante di fiori di loto blu e arancioni, originati dalla fonte sottostante. E tra i petali, le foglie, le sfere che esaudiscono i desideri, le spire serpeggianti dei draghi, si scorgono i simboli dei ‘sette gioielli’, monili sacri donati come offerta alle divinità: zanne di elefante, orecchini rotondi, orecchini quadrati, corno di rinoceronte, ramo di corallo, gioielli incrociati e gioielli triplici.

La valenza altamente simbolica e profondamente spirituale di questa composizione decorativa attinge dal patrimonio culturale iconografico del buddhismo himalayano e dall’affascinante repertorio figurativo cinese. L’intensità della scena è, poi, accentuata dal mirabile gioco di luce ed ombra che i pigmenti policromi pittorici creano ed è esaltata dall’impiego della tecnica tradizionale a rilievo del  kyungbur.

La scelta accurata di ogni singolo dettaglio, di ogni sapiente pennellata, di ogni espediente figurativo e di ogni rappresentazione simbolica dona una scintilla vitale di rara maestosità a questo baule. Un baule tibetano antico che non lascia affatto indifferenti, anzi, emoziona e commuove profondamente.

Il mobile verrà consegnato insieme al suo certificato di autenticità.
 

Possibilità di spedizione in tutta Italia, comprese isole.