Scultura Lignea "Apsarah" - Misure: 37×17×92

Attraverso i secoli, l’arte indiana si è declinata in un’eterogeneità originale e suggestiva di opere e manufatti artigianali. Materie prime come la pietra, l’argilla, il legno, l’osso, le fibre vegetali ed i metalli sono state abilmente scelte, plasmate e lavorate, sin dall’antichità, da sapienti artisti per veicolare concetti, valori, simboli e sentimenti. I temi iconografici dominanti, che hanno prevalentemente ispirato questi sapienti artieri, sono riconducibili ai sentieri spirituali che, proprio in questa mistica ed ancestrale terra, si sono originati, come: l’Induismo, il Buddhismo, il Jainismo ed il Sikhismo. È proprio dal rapporto intimo ed emozionale del devoto con le divinità (il pantheon induista ne conta addirittura trentatré milioni!) che nasce l’esigenza, e l’ispirazione, di esprimere la spiritualità personale e collettiva attraverso l’arte. Ne consegue che la maggior parte delle opere artistiche, soprattutto quelle monumentali architettoniche e scultoree, si possa definire ‘arte sacra’, in quanto strumento figurativo atto a comunicare valori metafisici ed in quanto emblema simbolico della fede e dei personaggi leggendari ad essa legati.

La particolare scultura in legno massello, qui esposta, incarna perfettamente tutti questi aspetti. Il legno esotico proveniente dalle regioni indiane è naturalmente predisposto ad essere scelto come supporto scultoreo ideale, in virtù soprattutto della sua struttura cellulare fine, morbida e resistente. Proprio per queste caratteristiche intrinseche, solitamente, i legnami più apprezzati ed impiegati per creare unici complementi d’arredo sono: il legno di noce, il legno di sheesham e il legno di teak. Tramite una lavorazione incisoria artigianale semplice ma accurata, essenziale ma dettagliata, l’artista ha modellato con cura il tessuto legnoso scelto, dando così forma ad una graziosa apsarāḥ nell’atto di danzare e suonare.Secondo le tradizioni mitologiche induiste e buddhiste, le apsarasaḥ (dal sanscrito: “ap-” “acqua” e “-sar” “muoversi”) sono esseri sovrannaturali femminili, legati agli elementi naturali dell’acqua e dell’aria. In Occidente, infatti, vengono tradotte ed associate alle locali figure leggendarie delle ninfe e delle fate. Descritte come fanciulle celesti bellissime, incantano ed ammaliano con le loro sinuose danze e le loro sublimi doti musicali ed artistiche. Si narra, a tal proposito, che presso la corte del dio Indra, siano solite intrattenere con il loro elegante talento i numerosi ospiti umani e divini, talvolta seducendoli o correndo loro in soccorso. Secondo i racconti ed i temi iconografici decorativi, le apsarasaḥ si esibiscono così in danze sacre, dai profondi significati rituali, spesso affiancate dai loro mariti gandharva, i musicisti di palazzo.

La scultura in esame è molto evocativa a riguardo. La dolce fanciulla sovrannaturale è rappresentata in tutta la sua femminile grazia: gioielli ed essenziali vesti ne delineano i dolci profili formosi, esaltando la postura danzante el’intento musicale della sua apparizione. La sensazione è quella di assistere ad una visione, quasi sospesa in un tempo e in uno spazio indeterminati ma incredibilmente presenti.

Si dice che il potere magico di queste creature incantate consenta loro di mutare forma ed aspetto a piacimento, potendo così intervenire ed interferire sulle sorti degli eventi, degli esseri, della fortuna e dei giochi.

Originali figure evocative associate alle arti e al femminile, le apsarasaḥ sono riconducibili agli ancestrali riti di fertilità e, secondo alcune teorie, sarebbero la testimonianza giunta sino a noi di un’antica classe sacerdotale femminile. Danzatici incantate dalle movenze aggraziate, le apsarasaḥ sono tra i soggetti più rappresentati nelle arti figurative decorative dell’India, custodendo e tramandando tutto l’incanto del misticismo leggendario della tradizione indiana.

La scultura verrà consegnata insieme al suo certificato di autenticità.

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